Nasce a Torino, industriosa città al nord-ovest dell’Italia, nel mese di marzo 1950. Ama dipingere fin da bambina e negli anni segue numerosi corsi di pittura, specializzandosi in pittura su ceramica e stoffa.
Negli anni ’90 si trasferisce a Venezia, dove apre la prima galleria d’arte contemporanea in uno dei quartieri più caratteristici della Città lagunare: il Ghetto Ebraico. Nei ventitrè anni di galleria si dedica alla promozione di artisti italiani e stranieri, affermati ed emergenti, e all’organizzazione di mostre personali e collettive in galleria e in sedi molto prestigiose. Sviluppa un senso estetico che si rivela sofisticato e lungimirante: gli artisti che piacciono a lei, anche quando si tratta di esordienti, piacciono anche al pubblico, che non smette di seguirla da anni partecipando alle mostre e chiedendole consigli.
Dopo questa lunga esperienza, decide di tornare alla pittura: l’America, il “fare negozio” ed il gioco del puzzle l’hanno sempre affascinata sin da bambina ed allora sceglie come soggetto del suo ritorno coloratissime e trafficatissime vetrine di negozi americani.
Ha esposto il suo lavoro nelle collettive itineranti Venezia – Views on Ghetto e As Time goes By (esposte in galleria e poi al Museo U. Nahon di Gerusalemme, alla Residenza dell’Ambasciatore Italiano a Tel Aviv, al Castello di Caccamo in Sicilia, al Museo dell’Orologio di Pesariis) e in personali presso la nostra galleria, al Salone d’Arte Contemporanea e alla Saletta Hammerle di Trieste, e presso le Gallerie Mensing in Germania e Galleria Arnot a New York. A ottobre 2020 e ottobre 2021 è arrivata finalista al Premio Mestre di Pittura su oltre 900 candidati.
La Galleria ha avuto l’onore di ospitare una sua personale nel 2021 intitolata “Yesterday” e nel 2022 le ha organizzato una doppia personale con Luigi Rocca, suo maestro, intitolata “2 Painters in a Bubble“. A luglio e agosto 2022 inoltre con una sua opera rappresentante il “sacro fuoco per la musica” ha partecipato alla mostra collettiva “Fuoco” in Galleria.
[…] Le sue opere permeano di un realismo così perfetto e dettagliato da rimanere stupiti osservando i dettagli. Questa forma d’arte, sottovalutata e a volte criticata, nelle sue produzioni diventa un veicolo di emozioni che si delineano attraverso quell’uso del colore: intenso, corposo che avvolge i soggetti rappresentati. Affascinata da quell’America degli anni ’50-’60 i suoi dipinti riportano le ambientazioni dell’epoca raffigurando le vie dove, lontano dalla grande metropoli, fiorivano numerosi store e dove la commistione di culture e origini diverse formavano un agglomerato urbano quasi avulso dalla frenesia come a voler ritrovare quel senso di appartenenza dai paesi di provenienza. Immigrati italiani, comunità ebraiche, afro americane si fondono in un insieme di vivace vitalità.
Le opere di Donatella Bedello questo mostrano nella dovizia di particolari, nella precisione e nitidezza della forma suscitando una nostalgica visione di un tempo lontano. La sua arte pulita e particolareggiata non offusca quel senso di gioia e vitalità, anzi la risalta in ogni suo quadro. L’arte contemporanea ritrova in lei quella energia e quella capacità di riprodurre fedelmente senza essere asettica. Armonie di colori, velature e prospettive assumono quel dato significativo che la rende un’autentica artista […]
Gabriella Pastor
Donatella Chiara Bedello: No bikes - 60x40 cm - Acrilico su tela Donatella Chiara Bedello: Kosher Wine and Spirits - 60x45 cm - Acrilico su tela Donatella Chiara Bedello: Fired Dough - 70x50 cm - Acrilico su tela Donatella Chiara Bedello: Fire - 50x40 cm - Acrilico su tela Donatella Chiara Bedello: Brite Lite Barber Shop- 60x50 cm - Acrilico su tela Donatella Chiara Bedello: Borough Park - 70x50 cm - Acrilico su tela